Una domenica mattina – in solitaria – con la mia prima Harley Street 750, alla scoperta di Pellestrina, una sottile lingua di terra di appena 11 km che attraversa il mare Adriatico e la laguna di Venezia. Un angolo di pace e tranquillità nascosto da piccoli borghi contornati dalle variopinte abitazioni, circondate dai giardini e orti lungo l’affascinante laguna. Qualche ristorante dove degustare la tipica cucina del posto per poi passeggiare in spensieratezza lungo la costa e vivere così la natura incontaminata del posto. Questa è l’isola di Pellestrina… ma come arrivarci?
In sella alla mia bicilindrica seguo i cartelli in direzione Venezia che diminuiscono di Km in Km fino a quando non attraverso il ponte della Libertà che separa la terraferma dal centro storico veneziano. Da lì proseguo verso il servizio di trasporto automezzi Isola Nova del Tronchetto – Lido S. Nicolò e salgo sul Ferry Boat: il traghetto che mi porterà alla mia prima tappa: Lido di Venezia (per costi e orari vi consiglio di cliccare sul link dedicato ACTV).
Il tragitto a bordo del F-B dura circa 45 min e da qui è possibile ammirare alcune delle tante meraviglie veneziane navigando il Lungomare Guglielmo Marconi: San Basilio e la sua autorità Portuale, la Giudecca, il campanile di San Marco, la chiesa di San Giorgio Maggiore con affianco il suo porticciolo e così via rimanendo incantato nella storia di questa città fino ad arrivare a Venezia Lido.
Dalla mappa riguardo con attenzione la direzione da prendere verso la mia seconda tappa: Alberoni. Prima però ne approfitto per ammirare una gran parte del Lido iniziando proprio dal Gran Viale di Santa Maria Elisabetta piena di negozi, gelaterie, bar e tanti turisti fino a raggiungere il Piazzale Bucintori. Da lì costeggio prima il Lungomare D’Annunzio in direzione S. Nicoletto-Ospedale al Mare per poi ricollegarmi al Lungomare Marconi con i suoi stabilimenti balneari ed i due alberghi più famosi del Lido di Venezia: l’Hotel Des Bains e l’Hotel Excelsior dove ogni settembre si celebre la Mostra del Cinema. Arrivo a destinazione e mi imbarco sul secondo Ferry Boat che mi porta a Santa Maria del Mare prima di giungere a Pellestrina. Tempo di navigazione 15 min in piena Laguna.
Raggiungo Pellestrina in pochi minuti percorrendo la lunga strada fra gli imponenti Murazzi – enormi blocchi di pietra provenienti dell’Istria, costruiti per proteggere la Laguna di Venezia dalla furia del mare – e i piccoli paesi di pescatori, ortolani e merlettaie. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato, l’aria profuma di mare, tutti si conoscono e le porte di casa sono sempre o quasi, lasciate aperte. Un fornello improvvisato è sempre pronto per un pesce alla griglia ed una piacevole “ciaccolata” in compagnia delle donne merlettaie che intrecciano i lori fuselli – fili di cotone.
Non avevo mai attraversato la laguna veneta in “moto…” vedere così tante automobili, biciclette e persino autobus salire su un vaporetto da trasporto come il Ferry Boat per poi scendere sulla terra ferma e dileguarsi nelle loro attività quotidiane o come me, alla ricerca di nuove sensazioni.
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di Benedetto Tessitore
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