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L’8 marzo è una giorno speciale, un giorno di festa dedicato esclusivamente alle donne per omaggiarle dei loro sacrifici, positivi o negativi, che hanno contribuito dalla loro tenera età. Questa festa popolare nasce nel 1909 negli Stati Uniti, per poi arrivare anche – dal 1911, in vari Paesi europei tra cui in Italia, esattamente nel 1922. La Giornata internazionale dei diritti della donna , comunemente chiamata Festa della Donna, in verità non si può definire tale, in quanto è più appropriato definirla come un giorno di riflessione verso le tante conquiste sociali, manifestazione politiche e sviluppi economici, nonché, ancor più problematico, le violenze subite, fisiche e psicologiche, che ancora oggi siamo costretti a sentire come notizie di cronaca nera, in tutto il mondo. In questa giornata particolare è d’obbligo fare gli Auguri a tutte le donne (senza dimenticare che ogni giorno è quello giusto), ma in particolar modo alle tante Donne motocicliste che ogni giorno scrivono la propria storia attraverso libri, giornali o social. Siamo nei primi anni 80 quando Elsphet Beard, una donna di origine Inglese, decise di intraprendere il giro del mondo, in moto.
Chi è Elspeth Beard: un architetto con la passione della motocicletta. Una vera avventuriera conosciuta non tanto per aver girato il mondo, ma per essere stata una delle prime Donne inglesi a percorrerlo in moto, ben quasi 40anni fa. Tanti i successi avuti anche in ambito lavorativo, come ad esempio il ridisegnato della Munstead Tower a Godalming, o vincere nel 1994 il Royal Institute of British Architects Award per l’Inghilterra sud-orientale. Da New York a… era il lontano 1982 quando Beard partì in sella alla sua BMW R 60/6 Boxer del 1974, salendo su per il Canada per poi scendere in direzione Messico, terminando il primo step a Los Angeles ed imbarcare la BMW verso l’Australia. Il viaggio di Elspeth, una donna affascinante “in moto”, non era ben visto dalla maggior parte dei maschi biker con i loro pensieri discriminanti e la certezza di un abbandono sicuro. Un pensiero negativo sulle donne, all’epoca dei fatti, che continua ancora oggi se pensiamo al presente della nostra realtà attuale. Per questo motivo nessuno sponsor puntò su E.B. che lavorò per qualche mese a Sidney, giusto per mettere da parte qualche soldo e continuare la sua avventura nel continente “fossile”. Un lieve incidente su sterrato, senza danni fisici, la costrinse a rimanerne due settimane in ospedale per vari accertamenti ma senza buttarsi giù d’animo, essendo Donna, continuò la sua corsa fino alla costa occidentale di Perth, dove l’attendeva un nuovo imbarco verso l’Indonesia. Un viaggio non affatto semplice per una donna che si vide rubare a Singapore tutti i soldi guadagnati con fatica, compreso il passaporto ed i visti per proseguire l’avventura. Cocciutaggine, tenacia e caparbietà, furono gli elementi fondamentali nel rimanere ferma altre settimane e recuperare i documenti necessari per i Paesi successivi, e soldi.
La direzione prefissata era la Thailandia dove accidentalmente un cane le tagliò la strada facendola cadere nuovamente. Una lieve abrasione sul corpo e via verso la Malesia, raggiungendo Bangkok e passando per il famoso Triangolo d’Oro. Non fu per niente facile uscire dall’India, non essendo una tranquilla zona turistica in quel periodo: nel 1984 l’esercito indiano decise di conquistare il tempio d’Oro, precisamente nella località indiana di Amritsar, usato come forte per le sacre scritture dei Sikh. Sempre in quell’anno, del 31 ottobre, ci fu l’assassinio del Primo ministro donna Indira Gandhi. Le disavventure erano dietro l’angolo per Elspeth ma in quel momento ebbe la fortuna di incontrare un altro centauro, un nuovo compagno di viaggio olandese, che in sella ad un’altra BMW, decisero di fare una pausa, sia mentale che fisica, dovuta al limite della loro stanchezza. Si fermarono in Turchia e con l’occasione verificarono anche i vari danni subiti alle motociclette. La Grecia e poi la ex-Yugoslavia li attendevano per il rush finale. Parliamo di ben 80.000 chilometri percorsi in tre anni, da New York a Londra, la sua città. Attualmente Elspeth Beard è una Donna completa al 100%, laureata in architettura, madre di un figlio… cresciuto da sola. Una passione innata per la moto dall’età di 16 anni, che non ha mai abbandonato. Altre moto sono state cavalcate da lei ma la sua vecchia BMW R 60/6 Boxer è conservata proprio lì, nel suo piccolo garage/museo. Ad ogni sua intervista, Elspeth è sempre ben lieta di sottolineare e promuovere la libertà ed i diritti che ogni DONNA dovrebbe avere.
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