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Ricordo bene quando nel 1998 vedevo sfrecciare le Harley-Davidson “Buell”… anche se forse, pochi ricorderanno che la Buell Motorcycle Company nasceva nel lontano 1987 da Erik Buell, un ingegnere del colosso americano dove si occupava principalmente delle sospensioni per i modelli H-D DYNA.
Il giovane ingegnere sfruttava il suo tempo libero nella realizzazione di moto a 2 tempi, con l’unico scopo di puro divertimento in pista. Un giorno ebbe un’idea geniale, quella di realizzare moto sportive con motore Harley-Davidson.
Dopo aver ottenuto il permesso dalla casa madre di Milwaukee, aprì la sua prima azienda con sede a East Troy, Wisconsin, costruendo le prime moto Buell in tiratura limitata, come la super carenata RR1000 con motore della serie XR1000 H-D. Davvero un buon inizio considerando l’approvazione positiva della Casa madre nel poter usufruire di un motore H-D.
Poco dopo le nuove versioni con motore 1200 della RR e il modello RS per utilizzo stradale, la gestione del nuovo brand non ebbe i ricavi sperati e così, la Buell Motorcycle Company, fu costretta a vendere il suo 51% all’Harley-Davidson Motor Company per ricoprire le spese sostenute. Correva l’anno 1990.
Erik continuò in ogni caso la gestione delle Buell, realizzando nuovi modelli come Thunderbolt, Cyclone e Lightning. Maxi nude dotate sempre di motore H-D Sportster. Un nuovo spiraglio di successo si intravide negli anni avvenire, portando le Buell anche in Europa.
La vita bella durò poco meno di 10 anni, nonostante la nuova serie XB9R Firebolt e XB9S Lightning, tanto apprezzate.
Allora quale fu la causa del fallimento? Erik Buell voleva maggiori prestazioni per le sue sportive, così realizzò la nuovissima 1125R con una ciclistica simile alle precedenti versioni ma con motore diverso: Rotax. Questo cambiamento non fu accolto dalla principale azionista e nel 2009, dopo uno spaventoso crollo nelle borse del -21%, la H-D Motor Company chiuse la Buell.
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