I Motori Harley-Davidson

I Motori Harley-Davidson

Le storie e le leggende del mio mito americano preferito, non finiranno mai di emozionarmi… ed oggi volevo soffermarmi in breve sui Motori che hanno caratterizzato per tanti anni le Harley-Davidson… dal lontano 1903 ad oggi.

Nel 1903 parte in produzione la prima serie di Harley Davidson su un telaio da bicicletta, con motore monocilindrico da 405,4 cm³ utilizzati ancora in modo “artigianale” e comunque prodotti in numero limitato.

Nel 1909 è la svolta del primo motore bicilindrico sperimentale a V di 45º, il V-Twin, dalla cilindrata di 880 cm³. Nel 1911 fu introdotto un miglioramento al modello V-Twin così che la cilindrata passò a 811 cm³ grazie alle valvole di aspirazione meccaniche e non più automatiche, usate sui modelli precedenti. Il nuovo motore V-Twin era sì più piccolo ma dalle prestazioni migliori.

Con la prima guerra mondiale la H-D entrò in guerra con i soldati americani in sella a cinque modelli, due monocilindriche e tre bicilindriche (18F monomarcia, 18G e 18J dotate di tre marce) con propulsori di circa 1.000 cm³. Negli anni 20’ e con la Grande Depressione che avvolse il Mondo dopo la Guerra, Harley-Davidson Motorcycle rimboccò le maniche e proseguì il suo sviluppo tecnico sul bicilindrico V-Twin che nel 1922 passo a 1.200 cm³ di cilindrata.

Dal 1937 al 1947 fu l’era del nuovo propulsore dotato di valvole in testa e di una cilindrata di 1.000 cm³, chiamato Knucklehead.

Con la 2° Guerra Mondiale ritornarono le H-D militari in prima linea con i modelli XLA e XA, con motore bicilindrico boxer raffreddato ad aria. Con la fine della guerra H-D ritornò alla produzione dei modelli civili e con lo sviluppo di bicilindriche di grande cilindrata, motorizzate poi dal 1948 con il leggendario Panhead.

Un calo nelle vendite nei primi anni 50’, nonostante il lancio della Sportster con motore Shovelhead, inizialmente poco affidabile con frequenti perdite di olio.

Nel 1981, dopo l’acquisizione di AMF-Harley-Davidson, una nuova gamma di propulsori più innovativa, chiamata Evolution, aumentò le vendite di produzione enel 1999 inizia la produzione del primo motore Twin Cam 88, da1450 cm³.

Nel 2001 arriva il motore bicilindrico Revolution, raffreddato a liquido con i cilindri inclinati di 60° anziché 45°, dalla potenza di 120 CV. Nato dalla collaborazione con la casa automobilistica Porsche. Nel 2007 viene eliminato il carburatore, aumentando la cilindrata dei modelli Twin Cam a 1.584 cm³. Nel 2014 viene sviluppato il Revolution X, derivante dal propulsore Revolution.

L’autunno del 2017 vede i nuovi propulsori Milwaukee-Eight fino ad una cilindrata di 1923 cm³, il motopropulsore più grosso e potente costruito fino ad oggi dalla Mo.Co.

Nel 2019 viene presentata la prima motocicletta elettrica della casa di Milwaukee, la LiveWire. Concludiamo, per ora… con i nuovi modelli 2021 ad oggi, con motore Revolution Max; aprendo un nuovo capitolo dei leggendari V-Twin.

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