L’Innovazione Assicurativa Sanitaria
Negli ultimi tempi il nostro Paese ha attraversando varie metamorfosi in ambito Sanitario.
Dalle evoluzioni LEA (Livelli essenziali di assistenza) dove si garantisce gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), le prestazioni e i servizi sanitari a tutti cittadini, alle campagne assicurative private.
In questo campo nasce la convinzione di RBM Assicurazioni Salute dove bisogna dare una maggiore tutela ai cittadini informandoli sul tema dell’ Innovazione Assicurativa Sanitaria, presente già in altri Paesi e che darà un maggiore supporto ad un Secondo Pilastro Sanitario. L’occasione ha richiesto l’intervento dell’Osservatorio Consumi Privati in Sanità (OCPS) di SDA Bocconi in modo da creare una basa solida, sufficiente nel creare una maggiore stabilità alle Compagnie Assicurative.
RBM vuole offrire e garantire una risposta certa ai bisogni richiesti comparandosi in questo modo alla linea degli altri Paesi Europei seguendo il sistema Beveridge: un “Welfare State”, (letteralmente tradotto dall’inglese, stato del benessere) che fornisce e garantisce i diritti ed i servizi sociali ai cittadini, come in questo caso l’Assistenza Sanitaria;
Marco Vecchietti, Consigliere Delegato di RBM Assicurazione Salute, sostiene che “curarsi ormai è diventato un lusso per pochi, la soluzione non può essere rappresentata dai nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza), caratterizzati da mille paradossi” – Vecchietti continua dicendo che “la soluzione è l’istituzione di un Secondo Pilastro Sanitario aperto a tutti i cittadini”.
La dimostrazione di questa ricerca non è un passaggio finalizzato nel promuovere le cure private, bensì un’aggiunta “intermediaria” alla spesa sanitaria (ticket del SSN, incluso) a carico del cittadino. Si creerà quindi un’alleanza fra Pubblico e Privato in modo da garantire equità e fiducia alla protezione delle famiglie.
Molti dei cittadini posseggono già un fondo sanitario privato, personale o per clausola contrattuale, ma non tutti comprendono ancora – causa scarsa informazione – il vero risparmio sulle spese mediche.
Esempio richiesta prestazione con pagamento/rimborso:
- ticket € 30,30
- ticket € 46,15
Il servizio pubblico offre, avvolte, una spesa minima sulle prestazioni – dovendo però attendere lunghe liste d’attesa – e poi richiedere, una volta all’anno, un rimborso tramite 730. Rimborso pubblico (annuale tramite 730): € 30,30*19/100(%) + € 46,15*19/100 (%) = 5,76 + 8,77 = € 14,53.
Il servizio privato offre una spesa irrisoria (spesso molto meno costosa di un servizio pubblico), con la possibilità di una lista d’attesa minore e offrendo una rimborso garantito – tramite pagina personale web o app del proprio Fondo – subito dopo aver effettuato la prestazione. Rimborso privato (NO annuale): € 30,30 + € 46,15 – € 20,00 (-20 euro corrispondono a 10 euro per ticket (se richiesta la franchigia pari a 10 euro a ticket) = € 56,45.
di Benedetto Tessitore
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